sabato 15 novembre 2008

Sostiene mia madre ... (diario di una fedeltà)


Claud di Tre colombe in testa

...che farmi bere il latte da piccola era una impresa impossibile. Scalciavo e tiravo pugni, piuttosto di berlo e fui quindi addomesticata ad un rapido svezzamento a colpi di... minestrine! Trentasette anni fa esistevano di certo già omogeneizzati e creme per i neonati e sicuramente erano in vendita nel minuscolo negozio di quartiere che a me dal passeggino pareva un megastore, ma a nessuno degli adulti di casa venne in mente di interrompere le frugali tradizioni familiari. Rimaneva il dubbio su cosa infilare nell'imbuto, pardon, biberon alla mattina e alla sera. I pediatri allora erano conoscenti occasionali sprovvisti di tabelle zeppe di percentili ed io ero un bebè intollerante senza saperlo: non opponevo però alcuna resistenza per la più antica delle bevande. Tè.
Ci ho messo molti anni prima di capire che il latte è per i vitelli (nel senso che ho a più riprese tentato l'avvicinamento ai latticini, mangiandone pure parecchi)... ma d'istinto capisco che il tè mi appartiene visceralmente. Governa i miei ritmi circadiani. Mi riscalda e mi rinfresca. Coccola quanto un abbraccio e... disseta!Come capita per molte passioni, non vado tanto per il sottile. Certo mi piace buono. Mi piace assaggiare e scoprire nuove sfumature organolettiche; per molto tempo ho ordinato tè sfuso in quasi ogni parte del mondo. Ora come ora mi interessa principalmente berlo. Punto!Esiste una forma di dipendenza dal tè? Secondo me sì. Secondo me io ce l'ho. Di brutto. Uh, come me la godo!

Qualche tempo fa Twostella ha proposto un Afternoon Tea Award. Partecipo volentieri, ma ammetto di aver interpretato (eh, ma va?!) a modo mio... cioè io non sono una da tè per le signore...
"Non c'é cosa più delicata del complesso congegno che è una donna (vero però che pure gli uomini stanno ingarbugliati, sovente, NDS=nota dello scrivente; tratto da p. 209 di Tè & Tisane, 125 ricette di infusi caldi e freddi, Vallardi Ed.) (...)": io curioso fra fantastici banchetti per il tè delle cinque, bevo spesso tisane di ogni contenuto/consistenza, ma di fatto anelo solo una tazza di tè! Ho provato a pensare a cosa mi obbligherebbe un minimo di dovere di ospitalità, se non offrissi (come invece accade) sempre e solo tè... e questo è il risultato!
Allora per un tea time della pianura (con indicazione dei tempi di preparazione):

in primo piano: marmellata di albicocche (annata 2004!) della zia Vittorina, albicocche dell'albero del suo consorte, zucchero di canna integrale (metà peso rispetto alla frutta) e cottura nel Bimby (tempi di preparazione: tre minuti... apri barattolo, versa marmellata!) .. il contrasto con la piadina croccante e saporita è fantastico!;dietro a sinistra: foglie di acero, fiori e sakura croccanti di piadina romagnola all'olio extravergine d'oliva (tagliata con stampini giapponesi; tempi di preparazione: dieci minuti per tagliare e tre per cuocere i fiorellini!) davanti a destra: sandwiches (pane di segale con semi di sesamo e lino) con affettato di seitan e (pochissima) salsa di tahin e arame*; Tè verde gunpowder (manca una tazza... la mia! L'ho bevuta di già...)
*tahin (crema di sesamo), un po' di acidulato umeboshi, alghe arame cotte in poca acqua senza sale aggiunto.

Nessun commento: