Questo pane era in progetto da parecchio. Ho trovato il coraggio di lanciarmi grazie ad una ricetta dell'ultimo special trimestrale della rivista francese Rustica.Ha indiscutibilmente un sapore particolare e non dà grandi soddisfazioni a chi ama veder le proprie pagnotte lievitare a dismisura. Questo impasto lievita ancora meno di quello di segale.La farina di castagne, che non contiene glutine, va sostenuta con una buona farina di forza, meglio se Manitoba.Una versione più timida, dimezzando la quantità di farina di castagne avrà comunque un suo fascino autunnale.Timida o potenziata, una fettina leggermente tostata si sposerà a meraviglia con lardo di Arnad, con o senza filo di miele di castagno.
Come il pane di segale, è migliore e più digeribile, oltre che mille volte più facile da affettare, se uscito dal forno un paio di giorni prima, quindi mi verrà comodissimo per offrire, as soon as possible, un tramezzino un po' folle all'Afternoon tea award di Twostella ;-)Le dosi ?-
350 grammi di farina di castagne- 650 grammi di farina "0", meglio se Manitoba- una bustina di lievito di birra liofilizzato oppure un cubetto di lievito fresco- 3 cucchiaini rasi di sale fino- un cucchiaio di zucchero scuro- 600 ml circa d'acqua tiepida Diluite il lievito in una tazza d'acqua tiepida prelevata dai 600 ml. Aggiungete qualche cucchiaio di farina e lasciate lievitare al calduccio.Mescolate quindi la rimanente farina "0" con la farina di castagne e il sale, unite l'acqua rimasta e il "lievitino". Impastate finché non sia bella liscia. Lasciate lievitare in una ciotola coperta con un telo umido per circa 2 ore e 30; seppur a fatica dovrebbe quasi raddoppiare.Sgonfiate l'impasto, date le consuete pieghe e formate due pagnotte di ugual misura.Lasciatele rilievitare un'ora sotto il solito telo umido. Incidetele e incripriatele (con farina di grano duro) solo al momento di infornarle.15 minuti a 240 gradi quindi altri 45 minuti a 180°. Lasciate raffreddare su una griglia.
Kat
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