domenica 12 ottobre 2008

Tè all'inglese e ricette classiche

Scones, clotted cream, strawberry jam


Originario del Regno Unito, l'appuntamento pomeridiano del tè è nato per smorzare l'appetito a metà giornata, dopo l'abbondante colazione mattutina. Il momento di massimo splendore si raggiunse in epoca edoardiana all'inizio del secolo scorso. E' diventato un vero e proprio rito anche se oggi da momento quotidiano è riservato a momenti speciali, in lussuose sale di hotel o tea shop .
Se la teiera ospita generose quantità di bevanda occorre placare la fame con gustosi e morbidi tramezzini per poi dedicarsi alla parentesi dolce della pasticceria.
Come preparare un tè all'inglese in Italia?

Il tè
Il primo essenziale elemento è la selezione di tè. Proponete almeno due o tre qualità di tè in foglia per accontentare gli ospiti. Tenete a disposizione latte e zucchero. Io ho una spiccata preferenza per l'earl grey e il suo profumo di bergamotto, da consumare macchiato di latte e senza zucchero. Ricordatevi di scaldare la teiera prima dell'infuso. Rispettate i tempi consigliati: il tè fresco è buono, se l'infusione prosegue troppo a lungo il tè diventa sgradevole, denso e amaro.

I sandwiches
Utilizzate pane in cassetta di vostra preferenza bianco, ai cereali, integrale. Cercate una qualità di pane senza conservanti e morbida. Se ha la crosta deve essere eliminata. I tramezzini possono essere tagliati a triangolo o a strisce.
cucumber sandwich/sandwich al cetriolo: la ricetta originale prevede pane imburrato e fettine sottilissime di cetriolo con buccia, un pizzico di sale e pepe. Io preferisco spalmare formaggio fresco tipo philadelfia.
tomato sandwich/sandwich al pomodoro: si prepara con lo stesso metodo utilizzato per i cetrioli, privando i pomodori della buccia.
egg sandwich/ sandwich alle uova: amalgamare le uova sode tagliate a cubetti con un po' di maionese corretta con senape inglese in polvere (oppure senape di Digione). Facoltativo un goccio di tabasco o un pizzico di pepe. Se non piacciono le uova sode sostituirle con il tonno sgocciolato.
smoked salmon sandwich/sandwich al salmone affumicato: spalmare le fette di pane con formaggio fresco, disporre le fettine sottili di salmone, condire con un pizzico di pepe.
Si possono ottenere altre varianti con il prosciutto cotto o il formaggio se ci sono i bambini.

Gli scones
Ricetta collaudata del cavoletto: Sultana scones per circa 15 scones
farina 500g, latte 300ml, uvetta 160g, burro 110g, lievito per dolci 2 cucchiai abbondanti, zucchero 2 cucchiai, sale un cucchiaino, uovo 1
Setacciare la farina, aggiungerci il lievito, lo zucchero e il sale e mescolare. Aggiungere il burro morbido a fiocchetti e, con la punta delle dita, sbriciolarla nella farina finché sia completamente assorbita. Aggiungere l’uvetta e mescolare bene. Versare il latte al centro e, con una forchetta, mescolare. Lavorare poi rapidamente l’impasto con le mani (se, com’è capitato a me, risulta troppo liquido, aggiungere un po’ di farina fino a quando non sarà più colloso). Su una spianatoia leggermente infarinata, stendere l’impasto a 3cm di spessore e, con un tagliapasta di 5cm, ritagliare gli scones (e ripetere l’operazione con gli avanzi di impasto). Disporre gli scones su una teglia da forno rivestita con carta da forno, lasciando 1 o 2 mm di spazio fra ognuno ma senza che si tocchino. Sbattere l’uovo e spenellare la superficie degli scones. Infornare a 200°C per 15-20 minuti finché saranno leggermente dorati. Sfornare (a questo punto gli scones, che si sono gonfiati, si toccano), staccarli delicatamente e lasciarli intiepidire su una griglia. Servire tipiedi (più buoni! :-P) o a temperatura ambiente, con burro e marmellata.
Nella foto io avevo la clotted cream, ma in Italia non l'ho mai vista e l'ho sostituita creativamente con il mascarpone. Non è la stessa cosa ma con una certa approssimazione sta bene con le focaccine, il tutto completato con confettura di fragole.

I dolcetti
Per finire una selezione di torte in piccoli bocconi, pasticceria assotita, biscotti. Repertorio inglese o internazionale. L'importante è finire in dolcezza!

Sul libricino di Hellen Simpson "Un tè al Ritz" ed. Guido Tommasi Editore potete trovare qualche suggerimento.

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